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Lab. di Scenografia | 8-9-10 aprile 2022

condotto da Maria Spazzi
una collaborazione ATIR e Teatro Carcano
si ringrazia il Centro Studi Coreografici Teatro Carcano

IMPROVVISAZIONE SCENOGRAFICA GUIDATA SUL PAESAGGIO INTERIORE

Si dice che non potremmo pensare se non sapessimo parlare.
Allo stesso modo ad ogni nostro pensiero si accompagna insopprimibilmente un’immagine. Un’immagine precisa. Un colore, una forma, un oggetto, un luogo…
“Queste visioni” sono automatiche come il battito del nostro cuore. E sono sempre esatte, mai generiche. Come imparare a leggere questo alfabeto? Come quindi imparare ad usarlo e ad esprimersi attraverso di esso?
Non ci è dato vivere in luoghi astratti o neutri. Esistiamo sempre e solo in un luogo fisico preciso. Non abbiamo alternative. Lo scenario della nostra esistenza è sempre reale anche quando la nostra mente è altrove, o crede di esserlo. Il  paesaggio reale, le stanze, gli oggetti e i materiali stessi si caricano della nostra vita interiore. È semplicemente inevitabile. La assorbono e ce la ripropongono come il mare di notte ci ripropone il calore del sole che ha assorbito di giorno. Luoghi, spazi, oggetti e materiali suscitano in noi, sia come singoli sia come collettività, emozioni, reazioni e rimandi di cui spesso non siamo lucidamente consapevoli.
Le parole, oltre al loro utilizzo quotidiano, anzi proprio grazie ad esso, vengono utilizzate dai poeti in modo diverso dal quotidiano così da suscitare intenzionalmente e quindi governare le nostre emozioni per riorientare la nostra vita e sollevarla. Come le parole per i poeti, così gli spazi e gli oggetti reali possono essere utilizzati per suscitare e governare le nostre emozioni, il nostro spirito e le nostre menti. Attraverso la scelta e la composizione di questi elementi possiamo evocare il ricordo del calore del sole e con esso forse anche il suo beneficio.

“Ma, miei signori, perdonate le menti basse e piatte che hanno ardito portare
 su questo indegno palco un argomento così grande: potrebbe mai infatti
questa platea contenere i vasti campi di Francia o potremmo stipare entro
 questo cerchio di legno anche i soli elmi che impaurirono l’aria stessa a
Azincourt? Ma scusateci: come uno sgorbio di cifre serve in breve spazio
 a rappresentare un milione, così lasciate che noi, semplici zeri in questo
 gran conto, mettiamo in moto le forze della vostra immaginazione.”
William Shakespeare, Prologo, Enrico V

Il teatro in genere utilizza l’intera realtà come sue “parole”. Utilizza corpi, luci, suoni e spazio. La scenografia in specifico utilizza lo spazio definito da elementi, materiali e oggetti.
Questo brevissimo laboratorio propone un’improvvisazione scenografica guidata. Proveremo a ideare un luogo fisico ben definito a partire da un breve testo.

Il laboratorio prevede
– breve introduzione alla scenografia teatrale
;
– lettura collettiva del testo proposto;

- studio del testo secondo precise linee guida. Prenderemo in considerazione il testo prima in quanto attivatore di mondi personali e poi come oggetto di analisi obiettive;
– realizzazione modellino.

– Il venerdì sera (19:00/22:00) dopo una breve introduzione ci accosteremo alla lettura del testo. Esploreremo il luogo insito nel racconto ponendo bene attenzione agli elementi spaziali e materiali descritti. Cercheremo poi di notare e di mettere in luce cosa suscita in ciascuno a livello personale.
– Il sabato mattina ognuno, nel limite del possibile, potrà recuperare i materiali e l’attrezzatura che pensa di voler utilizzare nella realizzazione del proprio modellino.
– Il sabato pomeriggio (14:00/19:00) con questi pochi elementi, una tavoletta di legno (50 cm x 70 cm x 0,6 cm) e un panetto di creta o plastilina, ognuno potrà provare a realizzare il modellino della propria visione del luogo descritto nel testo. Ognuno sarà invitato a interpretare il soggetto utilizzando in modo personale gli elementi concreti. Sarà ovviamente possibile inserire anche elementi estranei non realistici suggeriti dalla propria immaginazione. Il punto sarà provare a dare forma concreta e materiale a una sensazione che si era presentata in modo informe al momento della lettura.
– La domenica pomeriggio (10:30/13:30 15.30/18.30) ognuno mostrerà e racconterà il suo progetto e ne discuteremo insieme.

Materiali necessari
– 1 tavoletta di legno 50 cm x 70 cm x 0,6 cm circa;
– 1 panetto di plastilina;
– attrezzatura generica per disegnare e realizzare un modellino semplice (ad esempio: fogli bianchi, colori, pennelli, colla, matite, taglierino, attrezzi per modellare la plastilina ecc.);
– materiali che ognuno riterrà di voler utilizzare nella realizzazione del proprio modellino in base alla propria interpretazione del testo.

QUANDO 8-9-10 aprile 2022
ORARI 
ven 19.00-22.00 / sab 14.00-19.00 / dom 10.30-13.30 e 14.30-18.30
DOVE
Teatro Carcano – C.so di Porta Romana 63 Milano
PARTECIPANTI max 10
DURATA 15 ore
COSTO
200€
MODALITA’ D’ISCRIZIONE
compilare il form d’iscrizione sottostante (le iscrizioni verranno chiuse al raggiungimento dei 10 partecipanti) ed effettuare il bonifico della quota di partecipazione entro il 1/4/2022.  Maggiori informazioni vi verranno inviate in una mail ad hoc qualche giorno dopo l’iscrizione.
PER INFO tel. 02 87390039 | info@atirteatroringhiera.it

Maria Spazzi

Leggi il cv

Scenografa e Docente. Si laurea in scenografia nel 1995 all’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano.
Dal 1996 lavora come scenografa teatrale firmando l’allestimento di spettacoli per i maggiori teatri di prosa italiani, stabili e privati, tra cui Piccolo Teatro di Milano, Teatro Stabile di Torino, Teatro Metastasio di Prato, Teatro Elfo Puccini, Teatro Franco Parenti, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Teatro Stabile della Toscana, Teatro Stabile di Sardegna e dal 1999 di spettacoli di lirica per numerose realtà fra cui Teatro La Fenice di Venezia, Grand Théâtre de Genève, Sferisterio Macerata Opera Festival, Landestheater di Salisburgo, Teatro Lirico Petruzzelli, Teatro Comunale di Bologna, Rossini Opera Festival Pesaro, Theater Kiel Germania, Teatro Sociale di Como, Teatro Fraschini di Pavia, Teatro Grande di Brescia e molti altri.
Dal 1996 collabora con la regista Serena Sinigaglia in uno stretto sodalizio artistico firmando la scena di spettacoli come Romeo e Giulietta, Falstaff, Lear ovvero tutto su mio padre, Werther, Le Troiane, Le nozze di Figaro, Qui Città di M, Donne in Parlamento, La Cimice, Nozze di Sangue, Settimo, Carmen, Tosca, 6Bianca, Utoya, Tre Alberghi, L’incoronazione di Poppea, Pagliacci e molti altri.
Collabora inoltre con diversi artisti tra cui Gigi dall’Aglio, Gabriele Vacis, Laura Curino, Arianna Scommegna, Carrozzeria Orfeo, Maria Amelia Monti, Teresa Mannino.
È cofondatrice nel 1996 della compagnia teatrale ATIR che dal 2007 al 2017 ha gestito il Teatro Ringhiera di Milano. Assume il ruolo di direttore creativo per l’immagine e promuove iniziative come il progetto di arte partecipata “La Piana”.
Nello stesso periodo dirige il laboratorio di scenografia del Teatro Ringhiera che, oltre alle attività di realizzazione scenografica, accoglie gli studenti delle migliori scuole di scenografia con percorsi di avviamento al lavoro e giovani scenografi in formazione professionale.
Dal 2008 conduce laboratori di scenografia presso l’università SUPSI di Lugano.
Dal 2019 dirige la costruzione del progetto scenografico per “Odissea, storia di un ritorno” di ATIR, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera.
Nel 2017 vince il Premio Hystrio Altre Muse per la scenografia.

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