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El nost Milan, una festa di comunità
6 Settembre 2023 @ 19:30 - 22:00
a cura di Serena Sinigaglia
con la partecipazione di Chiara Stoppa, Mattia Fabris, i cittadini, gli attori e gli educ-attori del progetto El nost Milan
e la partecipazione straordinaria di Lella Costa
documentario video di Omar Nedjari e Gabriele Scotti
“Io sono dell’opinione che la mia vita appartenga alla comunità, e fintanto che vivo è un mio privilegio fare per essa tutto quello che mi è possibile.”
George Bernard Shaw
Una serata aperta alla città per raccontare e mostrare il lavoro di teatro integrato che ATIR da quasi 25 anni porta avanti sul territorio della città di Milano con cittadine e cittadini, e che oggi si concretizza nel progetto triennale di arte partecipata El nost Milan.
«Ho diretto la compagnia ATIR per 25 anni. Ora alla direzione artistica sono tre soci storici: Arianna Scommegna, Mattia Fabris, Nadia Fulco. Continuo però a condividere progetti e visioni con loro che sono la mia famiglia artistica, un punto di riferimento per me e per molti altri.
Il mondo è cambiato e il teatro, che ne è lo specchio, anche: la rivoluzione digitale ha impattato nelle nostre vite, trasformandone radicalmente i presupposti di incontro, conoscenza, lavoro e svago.
Lo spettacolo serale non è più centrale come lo era un tempo. Posso ascoltare e vedere migliaia di storie con un semplice click. Ciò che però non posso fare è incontrare gli altri. Questo lo posso fare in maniera completa solo a teatro, nel qui e ora convenuto per l’incontro. Così il teatro diventa innanzi tutto uno spazio che permette e definisce l’incontro, la prossimità sociale, il corpo a corpo; così il teatro combatte l’alienazione contemporanea, la solitudine del gesto, la frammentazione della polis. Non che lo spettacolo serale sia di scarsa importanza, anzi, esso è la punta dell’iceberg, il rito laico che celebra la fine o l’inizio di un percorso esistenziale e artistico, ma senza tutta la base la punta non può emergere.
Oggi il teatro è strumento prezioso di integrazione sociale. Migliora la qualità di relazione con se stessi e con l’altro da sé. È corpo, umori, passioni, emozioni, è vita.
Si viene così a creare una fitta rete di relazioni concrete che generano comunità di cittadini e di spettatori consapevoli. Attraverso la partecipazione diretta e la condivisione di grandi e solide linee drammaturgiche, i cittadini, di qualsiasi età, ceto, provenienza, genere, si conoscono e si riconoscono fino a generare essi stessi nuove narrazioni e nuove visioni.
E va puntualizzato, onde evitare equivoci, che non si tratta di cittadini che vogliono fare gli attori di mestiere, piuttosto di “spettatori consapevoli”. Fare gli “attori” per loro significa semplicemente vivere un’esperienza umana di pienezza, un’esperienza che è politica, in quanto pubblica, e personale, in quanto di crescita. È una festa, un modo per sentirsi parte determinante di un tutto.
La comunità che si è venuta a creare intorno ad ATIR è vasta e variegata: anziani, bambini, diversamente abili, adolescenti, educatori, attori, giocolieri, drammaturghi, drag queen e king, comuni cittadini.
Questa serata vi porterà dentro il cuore pulsante della comunità, dentro le sue attività ordinarie e straordinarie: a me il compito di introdurla, a Chiara Stoppa quello di guidarvi attraverso l’esperienza diretta di una lezione aperta, al documentario di Omar Nedjari e Gabriele Scotti raccontarvi la prima parte del progetto El Nost Milan: La povera gente, andato in scena nel novembre scorso e infine a Mattia Fabris e Lella Costa il compito di trarre le conclusioni e proiettarci sui prossimi progetti.
El Nost Milan è lo spunto narrativo che abbiamo scelto di perseguire in questi anni, il filo drammaturgico che ci collega tutti. Il noto testo del Bertolazzi, allestito a fino ‘800 al Teatro Carcano e poi riproposto da Giorgio Strehler al Piccolo negli anni ’50, fa da ispirazione ad un viaggio di scoperta della nostra città. Le storie ci legano, ci definiscono, ci aiutano a creare quell’immaginario comune senza il quale ci si sente monadi isolate.
Una comunità, dunque, che si racconta al pubblico. Una città che si specchia nella città, con la gioia e la leggerezza dei bimbi quando giocano spensierati.
Evento all’interno del Festival IMMERSIONI negli Spazi del Piccolo Teatro dal 6 al 10 settembre 2023.