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C. I. P. City in progress
26 Maggio 2017 @ 20:45 - 22:00
spettacolo liberamente ispirato a “Gli uccelli” di Aristofane
conduzione e regia Elena Modaelli e Massimiliano Samaritani – RAMI – Percorsi Teatrali | con gli allievi del laboratorio BEAT Colpi di teatro – RAMI Percorsi Teatrali
C’è voglia di cambiare. C’è desiderio di cambiare. C’è necessità di cambiare. Cambiare aria? No, cambiare città. Siamo scontenti, annoiati, un po’ sfigati. Siamo cittadini di un tempo in crisi, precario e instabile, pieno di domande e con poche risposte. Insoddisfatti del lavoro, del potere, delle condizioni di vita, siamo abitanti di un piano terra schiacciato dai piani alti. Poi, accade qualcosa: ci accorgiamo che tra “l’alto” e “il basso” c’è uno spazio vuoto. In mezzo. Uno spazio che c’è sempre stato e che non avevamo mai guardato davvero. Uno spazio libero, sgombro, tutto da creare. E allora nasce l’idea: occupiamoci di questo spazio. Ristrutturiamolo, ricreiamolo, rifondiamolo. Uno spazio all’altezza dei nostri bisogni, degno delle nostre vite. Uno spazio a metà strada, in mano ai cittadini. Collaboriamo per abitare. Non è facile condividere, non è semplice allearsi, non è comodo decidere insieme. È una messa in scena fatta di potere, cooperazione, quotidianità, compromessi e pace. Forse, la città ideale si può realizzare senza scappare, senza andare lontano, ma proprio dove ci troviamo. Si può volare alto con le ali libere del desiderio e con la consapevolezza delle regole di vita comune necessarie allo stare insieme. Prendiamo la nostra parte, come cittadini e come coro, nella costruzione e nella fondazione della città, oltre i pregiudizi e le maschere, per creare l’appartenenza. Siamo tutti operai al lavoro da sempre e per sempre nella nostra “city in progress”. Dove la soluzione ideale ai problemi del vivere insieme sembra fuggire lontano, noi restiamo, dove la sfiducia e l’insoddisfazione sembrano regnare sovrane, noi resistiamo, dove si fa solo protesta, noi facciamo una proposta. O almeno ci proviamo. Forse il finale della storia ancora una volta ci provoca, ci lascia domande, ci mette in discussione. Ma quello che ci salva (uomini, cittadini o potenti che siamo) è che è tutta una finzione. E che, in fondo, noi siamo la voce della città.
Se tutto il mondo è paese, ogni appartamento è città.
– INGRESSO INTERO 8,50€/ DISABILI 3,50€-
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